Il 9 aprile Davide Gnola, Direttore Museo della Marineria e socio CNC, ha presentato la ricca e complessa attività internazionale del Museo presso la sala conferenze del Circolo, ospite della mattinata il Sindaco Matteo Gozzoli
e il Comandante della Guardia di Finanza Roberto Michele, per confermare rapporti consolidati tra istituzioni e la nostra associazione. Il Direttore del Museo ha presentato, anche attraverso video e immagini, la rete di relazioni che l’istituzione cesenaticese ha sia in Italia sia con altri musei dello stesso genere in Europa, Francia, Portogallo, Olanda, Croazia, Slovenia. Per questo le barche d’epoca del museo con le tipiche “vele al terzo” vengono portate, via mare ove possibile o via terra, alle Fiere e alle Feste nei vari paesi europei per evidenziare le peculiarità delle barche di Cesenatico, sia per le forme dovute al tipo di navigazione, sia per le vele colorate, marcate con il simbolo della famiglia di pescatori che le usavano. Il Direttore Gnola ha raccontato come vengono apprezzate e festeggiate le nostre imbarcazioni in Europa ma anche quando si recano nei porti lungo l’Adriatico.
per evidenziare le peculiarità delle barche di Cesenatico, sia per le forme dovute al tipo di navigazione, sia per le vele colorate, marcate con il simbolo della famiglia di pescatori che le usavano. Il Direttore Gnola ha raccontato come vengono apprezzate e festeggiate le nostre imbarcazioni in Europa ma anche quando si recano nei porti lungo l’Adriatico.
Forse alcuni soci CNC non erano mai stati al Museo, come capita spesso a che vive vicino ad un luogo di grande interesse culturale, ma il Direttore Gnola ha illustrato l’allestimento creato dall’architetto Antonio Nicoli in grado di valorizzare le imbarcazioni storiche, situate all’interno della struttura, in tutte le loro peculiarità sia costruttive sia della navigazione.
Il Dott. Gnola quindi ha spiegato alcuni elementi essenziali di ciò che riguarda la marineria, dalla scelta del legno per la costruzione alla lavorazione dei maestri d’ascia, i carpentieri che con i loro attrezzi piegano e compongono gli scafi, agli strumenti per la navigazione e la pesca. Tanti saperi che si stanno perdendo nel tempo e che il Museo con la sua attività cerca di mantenerne la memoria e la vitalità.
